lunedì 8 maggio 2017

Ruin me, ogni volta che mi spezzi il cuore ; Danielle Pearl — Recensione.




Ruin me: ogni volta che mi spezzi il cuore ( Something More #1 ).
In pieces ( Something More #2 ) In America ad Ottobre.



Trama: Quante volte si può sbagliare e desiderare la stessa persona? Il primo amore non si scorda mai. Eppure, la bellissima Carleigh Stanger combatte da tempo con se stessa per dimenticare i meravigliosi ricordi vissuti con Tucker Green, il suo ex fidanzato. Lui la detesta, e non vuole più saperne di lei dopo quello che è successo tra loro. Ma ora che il liceo è finito e una nuova

vita al college sta per cominciare, Carl è sicura di potersi finalmente lasciare tutto alle spalle. Una volta al campus, però, le cose non vanno come si è immaginata e una sera, durante una festa, Carl si ritrova per caso faccia a faccia con Tucker. I ricordi riaffiorano potenti, e l’attrazione che ancora li lega li travolge più forte che mai. Tucker sa di avere davanti una manipolatrice, ma non riesce a controllare il suo desiderio. È così che il passato torna a perseguitare entrambi, costringendoli a prendere una decisione molto difficile, e a fare cose che non avrebbero mai voluto. Tra passioni esasperate e segreti inconfessabili, Carl e Tuck cercano di mettere un freno alla loro storia. Ma è davvero quello che vogliono?





Uscita: 24 Aprile 2017.

Casa Editrice:DeAgostini.

Genere: Young Adult.
Costo cartaceo: 14,90 €.
Costo ebook: 6,99 €. 






Bonjour miei cari lettori e benvenuti alla prima recensione di questo blog! Come avrete potuto notare questo libro fa parte di una serie, per ora una duologia (anche se il secondo volume uscirà in America solo ad Ottobre, dunque è fin troppo presto poter parlare di duologia o più volumi). Questo young adult edito da DeAgostini è stato particolarmente atteso da me, tanto che, appena ne ho avuto la possibilità, l'ho acquistato ad occhi chiusi. Ho sempre amato i libri DeAgostini che, come fosse un'indovina, ha sempre ( o quasi ) azzeccato i miei gusti in materia di letture, è il caso di Ruin me? Beh, ora lo scopriamo! Cercherò di non fare spoiler, in modo che tutti possano leggere la recensione e, se non hanno letto il romanzo, leggerlo più tardi, ma vi assicuro che è tremendamente difficile.



Ruin me, parla della tormentata storia d'amore nata ai tempi del liceo, tra Carleigh e Tucker. I due vengono da famiglie diametralmente opposte: Carl è una ragazza ricca, ma con un padre in prigione e una madre assente, Tucker ha perso il padre da piccolo ed economicamente non può considerarsi affatto benestante, anzi, è stato ammesso all'università solo grazie ad una borsa di studio sportiva. I due, amici fin da piccoli, sono attratti l'uno dall'altra e dopo qualche tira e molla, verso la fine del liceo confessano il loro amore e decidono di stare insieme. Bello, non è vero? Forse, peccato che, un segreto dal passato di Carl torni prepotentemente a galla e, per una serie di malintesi (tenete a mente questa parola!), i due si lasciano. Si trovano, ovviamente, all'università insieme e benché cerchino di stare l'uno lontana dall'altro, non si può dire che ci riescano bene, anzi, la loro pericolosa attrazione non fa altro se non farli avvicinare ed uno scherzo del destino, un lavoro di gruppo di un corso che seguono insieme, non fa altro se non avvicinarli ancora di più. 


Una bellissima storia d'amore. Vi assicuro che è ciò che mi aspettavo di trovare in Ruin me. Una bellissima e struggente storia d'amore. Cosa ho trovato, invece? Una storia con molto potenziale che, purtroppo, non mi è affatto piaciuta. Prima di tutto c'è da dire che la scelta, infelice, dei flashback è stata catastrofica. Perché? Praticamente in ogni flashback, a parte uno o due, i due protagonisti non facevano altro se non fare sesso. Ci sono stati solo due capitoli interessanti riguardo il passato dei due protagonisti? Il resto? Semplicemente pagine in più, pagine che non hanno raccontato nulla e che hanno solo allungato il brodo. Ci sono spunti interessanti che, purtroppo, vengono completamente nascosti dalla stupidità dei due protagonisti, un esempio? La campagna riguardo la violenza sulle donne, alla quale è stato dedicato un capitolo e mezzo (forse!). Sarebbe stato davvero meraviglioso vedere sviluppata questa trama poiché aveva delle basi promettenti e, soprattutto, non veniva presentata con la classica scena di stupro a cui noi lettori siamo stati abituati. Per una volta saremmo stati portati (uomini e donne!) a riflettere riguardo l'atto, ma anche alle parole che, spesso, sembrano entrare in un dimenticatoio. 

Vi ricordate quando vi ho detto di tenere a mente la parola malintesi? Sì, perché questo romanzo avrebbe potuto veramente terminare molto prima se solo i protagonisti avessero avuto modo di spiegarsi e di non fraintendere gli uni le parole degli altri. Insomma, quando dico che i due protagonisti sono sciocchi, lo dico perché è così. Ma, come se non bastasse, una volta che i nostri protagonisti finalmente sembrano ritornare insieme, troviamo un'altra trama che, come le scene di sesso buttate a caso, non fa altro se non aumentare il volume del libro e basta. Non ha alcun senso!


SPOILER! 

Okay, devo per forza fare spoiler e a questo punto, se non avete letto il libro e non volete rovinarvi la sorpresa, non continuate a leggere. Mi viene da piangere per ciò che sto per dire, ma per la miseria: perché gli autori si sentono in dovere di allungare il brodo aggiungendo trame che non c'entrano nulla ai fini che hanno? Parlo proprio di Zayne Stevens. Un cliché che più cliché non si può. Indovinate? Il dolce professor Zayne è in realtà il cattivo di turno. Non lo avrei mai capito, davvero... Scusate, io e l'ironia siamo migliori amici per sempre. Come dicevo, Zayne è il cattivo di turno. Sì, perché il segreto di Carleigh è che il padre era un truffatore e il suo socio chi era? DINDINDIN, abbiamo dei vincitori: il padre di Zayne! E cosa mai vorrà quest'ultimo da Carl? Vuole vendicarsi ovviamente. Vi risparmio il fattore rapimento e il finto stupro (davvero? Dopo che mi fai una campagna che avrei tanto apprezzato, mi scrivi di un finto stupro? Perché!?)e vi porto alla fine: Tucker fa l'eroe, la madre assente di Carl si scopre avida (non lo avrei mai detto eh!)e, infine, tutti vissero felici e contenti. Non importa che abbiano introdotto la quasi morte di Billy (il fratellino minore di Carl) per far riavvicinare i due protagonisti che, ripeto, avrebbero potuto avvicinarsi a pagina cento.


Insomma, il romanzo avrebbe avuto tanto di quel potenziale che mi ha fatto male vedere in che cliché è andato a finire. Spero che la storia del secondo romanzo sia meglio scritta a livello di trama perché, per quanto la storia in sé non mi abbia impressionata, non posso dire che sia stata scritta male o che vi sia stato un pessimo editing o una pessima traduzione, anche se uccello?! Sul serio?! Detto questo, non mi resta che salutarvi e augurarvi una buona lettura! Se avete apprezzato il romanzo, fatemelo sapere, così come se la pensate come me! Lasciate un commento, io non vedo l'ora di leggervi!

Much love, 

Paper Girl.



Nessun commento:

Posta un commento